UFO Diapolon - Guerriero spaziale (UFO Senshi Daiapolon?) è una serie TV anime di genere robotico del 1976 composta da 26 episodi.
Prodotta dallo studio Eiken, la serie presenta il primo Super Robot ispirato ad una figura sportiva (ovvero un giocatore di Football Americano). Protagonista della storia è Takeshi, un ragazzo che vive nell'orfanotrofio La Casa del cielo blu assieme ai suoi amici Miki, Goro e Matsuo. Durante un temporale, Takeshi viene colpito al petto da una gigantesca lama di energia e subit dopo un'astronave rapisce lui e i suoi amici. Il gruppo si risveglia in una base dove uno scienziato di nome Labi rivela a Takeshi le sue vere origini: in realtà, il ragazzo non è un terrestre ed è il Daiapolon, figlio del re Apolon, sovrano del pianeta omonimo. Lo scienziato racconta anche che il sovrano è stato ucciso anni prima dal popolo invasore dei Dazaan, che si sono impadroniti del Cuore di Energia. Il Cuore di Energia è composto di due parti: il dispositivo di assorbimento e l'Energia Chiave, inserita nel petto di Takeshi poco prima che il padre venisse ucciso in corrispondenza di un tatuaggio a forma di sole. L'Energia Chiave può anche sprigionare una particolare forza sfruttando i raggi solari, grazie alla quale Takeshi può assumere il comando del potente robot Diapolon (o Daiapolon) per combattere i Dazaan che vogliono occupare anche la Terra e riprendere l'Energia Chiave. Il Diapolon è il risultato dell'unione di tre robot minori: il robot Edda (Header) costituisce la testa; Trangu (Trunker) che si converte nel tronco e infine Legga (Legger) che fornisce l'addome e le gambe. Dopo l'unione dei tre robot, Takeshi (grazie all'Energia Chiave) subisce un processo di ingigantimento del corpo, assumendo quasi le stesse dimensioni del Diapolon; il robot quindi diventa una sorta di armatura/corazza cibernetica dalle sembianze di un giocatore di football americano. Takeshi e i suoi amici, alla guida di aerei di supporto dalla forma di UFO, iniziano così una guerra senza quartiere contro i Dazaan, capeggiati dal comandante Gyranic, dal capitano Ydo e dall'infido Gumez. |
UFO Diapolon - Space Warrior (UFO Senshi Daiapolon?) Is a 1976 robotic anime TV series consisting of 26 episodes.
Produced by the Eiken studio, the series features the first Super Robot inspired by a sports figure (i.e. an American Football player). The protagonist of the story is Takeshi, a boy who lives in the orphanage The Blue Sky House together with his friends Miki, Goro and Matsuo. During a thunderstorm, Takeshi is hit in the chest by a giant energy blade and soon after a spaceship kidnaps him and his friends. The group wakes up in a base where a scientist named Labi reveals to Takeshi his true origins: in reality, the boy is not an Earthman and is the Daiapolon, son of King Apolon, ruler of the homonymous planet. The scientist also says that the ruler was killed years earlier by the invading Dazaan people, who took over the Heart of Energy. The Heart of Energy is composed of two parts: the absorption device and the Key Energy, inserted into Takeshi's chest just before his father was killed in correspondence with a tattoo in the shape of a sun. The Key Energy can also unleash a particular force by exploiting the sun's rays, thanks to which Takeshi can take command of the powerful robot Diapolon (or Daiapolon) to fight the Dazaan who also want to occupy the Earth and take back the Key Energy. The Diapolon is the result of the union of three minor robots: the Edda robot (Header) constitutes the head; Trangu (Trunker) which converts to the trunk and finally Legga (Legger) which supplies the abdomen and legs. After the union of the three robots, Takeshi (thanks to the Key Energy) undergoes a process of enlargement of the body, assuming almost the same size as the Diapolon; the robot then becomes a sort of cybernetic armor / cuirass with the appearance of an American football player. Takeshi and his friends, driving UFO-shaped support planes, thus begin an all-out war against the Dazaan, led by Commander Gyranic, Captain Ydo and the treacherous Gumez. |